Durante l'iter adottivo, la coppia che aspira ad adottare un bambino sostiene dei colloqui con gli esperti del Tribunale per i minori: si tratta, solitamente, di psicologi.
Nel corso di tali colloqui, viene chiesto ai futuri genitori se sono disposti a rivelare al bambino adottato la sua condizione. Spesso la risposta è negativa o, quanto meno, carica di perplessità.
La reazione, sul piano umano, è più che comprensibile: infatti l'intenzione della coppia è quella di sperimentare una genitorialità del tutto simile a quella biologica, vivendo il proprio rapporto con il figlio adottivo "come se" fosse stato realmente generato.